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I massaggi di riflessologia plantare e l’energia vitale

riflessologia-plantare1_800x533Il nostro corpo appoggia tutto il peso sui piedi, punto di contatto anche con il terreno e la realtà. Queste verità che sono anche simboliche secondo la tradizione orientale, hanno creato nei secoli una filosofia di ricerca dell’equilibrio tramite l’azione proprio sulle nostre parti terminali.

I meridiani di energia vitale

La riflessologia plantare, infatti, nasce come disciplina medica cinese, e considera il piede come il punto del corpo che raccoglie molti dei meridiani energetici, ovvero le linee del corpo in cui la nostra energia vitale scorre.

Rimanere in salute significa non bloccare il flusso energetico, significa far scorrere la nostra linfa vitale per evitarne ristagni e patologie. Per questo, il piede rappresenta una parte da cui agire per riattivare l’energia di tutto il corpo.

Nel piede, simbolicamente ma anche nella pratica organica, sono presenti dei punti che, se sollecitati, vanno ad agire su organi e zone del corpo ben precise – il “riflesso” tra punti diversi del corpo.

Chi segue un corso massaggio a Torino che proponga la base del massaggio, sa che anche nella tradizione occidentale ci sono dei punti da sciogliere a livello tensivo, con manipolazioni adeguate. Nella medicina cinese, tali punti, che a volte coincidono, sono anche snodi energetici raggiungibili, però, nella riflessologia, ancora prima e meglio tramite la pressione dei vari punti del piede!

La riflessologia plantare agisce sul piede come parte del corpo densa di terminazioni nervose, che se sollecitate al meglio, sono fonte di benessere per l’individuo.

Praticare la riflessologia plantare

L’arte del massaggio plantare è data dalle tecniche di digitopressione, ovvero la pressione su alcuni punti per diversi secondi, in grado di creare delle conseguenze benefiche “riflesse” su altri punti.

Il massaggio energetico del piede parte dai principi della similitudine del corpo con la natura – si agisce sui piedi, radici dell’organismo, che devono essere stabili e sorreggere ogni elemento.

Gli stimoli sul piede creano delle risposte nei recettori di altre zone del corpo, raggiungendo il corrispondente organo, oppure zona muscolare o delle ghiandole.

Sui nostri piedi sono presenti circa 7.000 terminazioni nervose, oltre a meccanocettori ed esterocettori (punti sensibili alla pressione quando camminiamo o rimaniamo in piedi).

La stimolazione dell’alluce, per esempio, può portare a migliorare la funzionalità di un organo come il fegato, ad esso corrispondente.

Ogni organo riflette l’intero organismo e i piedi, dotati di numerosi terminali nervosi, riflettono altre zone. I punti riflessi del piede si congiungono con tutti gli organi interni ma anche con la colonna vertebrale e le ossa, la muscolatura e il sistema nervoso centrale.

Si utilizza di solito una mappa ben definita per le corrispondenze e i riflessi, che nella riflessologia plantare moderna spesso utilizza quella creata da William H. Fitzgerald nei primi del Novecento.

I punti riflessi sono presenti su piedi diversi, nel senso che da piede destro a sinistro si varia, tranne che in alcuni casi in cui sono ripetuti, come per alcuni organi fondamentali tipo stomaco, tiroide, cervello, colonna vertebrale (a metà di ogni piede).

Le ripartizioni, invece, vedono nel piede sinistro a destra corrispondere l’appendice, il fegato e la cistifellea; sul destro a sinistra corrispondono la milza, il cuore, rene, e altri organi in un sistema di riflessi “specchio”.

Agendo sulla mappa energetica del piede, la terapia riflessologica presenta 3 momenti che partono dalla ricerca dei punti dolorosi al loro riequilibrio, con trattamenti di circa 45 minuti, che devono essere ripetuti per almeno 10 volte, per poter ottenere dei risultati soddisfacenti: provare per credere e… sentire benefici!