Tu sei qui: Home » Benessere » Nebbia in testa, uno studio spiega perchè ci sentiamo sempre stanchi

Nebbia in testa, uno studio spiega perchè ci sentiamo sempre stanchi

forte mal di testaVi sentite costantemente stanche e appesantite? Non riuscite proprio a concentrarvi? Potreste soffrire di semplice “distrazione”, un nuovo fenomeno che sta aumentando a causa dello stile di vita moderno. Nel libro “The Brain Fog Fix” (in lingua inglese), il riconosciuto studioso e terapista comportamentale e cognitivo, il dott. Mike Dow, offre delle soluzioni per salvaguardare la salute mentale contro questa crescente “epidemia”, volte a tenere a bada ansia,
depressione e altre problematiche legate a una specifica area del cervello.

“Questo particolare disturbo consiste nell’incapacità personale di concentrarsi su ciò che si deve fare in un determinato momento, effetto negativo dell’attuale distrazione digitale”, spiega il dott. Dow. “Pensate alla vostra attenzione come fosse un muscolo, come fosse un bicipite o un tricipite. La vita moderna e le nuove norme sociali comportano una minore richiesta di flessibilità e crescita da parte del cervello.

L’incapacità di concentrarsi è come una vera e propria atrofia che porta a forti mal di testa. È il risultato di incuranza e multi-tasking”. Le cellule del nostro cervello hanno bisogno del doppio dell’energia richiesta a quelle degli altri organi, ma non ricevono il supporto necessario per gestire gli agenti chimici che ci mantengono cariche, calme, concentrate e ispirate. Se consumate troppi cibi spazzatura oppure dolci, l’aumento di peso è quasi inevitabile.

Allo stesso modo, se siete stressate, seguite una cattiva alimentazione, non fate esercizio, dormite poco e passate troppo tempo davanti a uno schermo di un computer oppure guardando la TV, gli agenti chimici del cervello soffriranno probabilmente di uno squilibrio, il che può causare problemi cognitivi e di umore.

Purtroppo però la risposta a questi problemi crea una difficoltà ancora più ampia. Dopo una notte di sonno insufficiente spesso ci rivolgiamo a stimolanti quali caffeina ed energy drink, che non ci permettono però di dormire la notte seguente. Quindi, con il passare del tempo, l’umore peggiora e le “nebbie cerebrali” aumentano.

Il passo successivo è quello di cercare allora di migliorare la situazione con antidepressivi che hanno però numerose controindicazioni. Si tratta dunque di un circolo vizioso. La soluzione reale? Per sentirci bene abbiamo bisogno di un adeguato livello di neurotrasmettitori (come serotonina e dopamina) e bassi livelli di cortisolo (l’ormone dello stress). Per fortuna è possibile correre ai ripari ed eliminare ogni fattore negativo… e potete farlo in sole tre settimane. Ecco come!

Il cervello umano è una macchina meravigliosa ed è dunque necessario supportarlo in tanti modi differenti. Il dott. Dow crede nell’utilizzo congiunto di terapia del comportamento cognitivo e alimentazione, unendo approcci quali la spiritualità e attività che aiutano le cellule del cervello a crescere. “La presenza mentale, ovvero eseguire una sola cosa ed esservi totalmente concentrati, è un antidoto potente nei confronti della distrazione che ci colpisce ogni giorno.

Potete utilizzare la presenza mentale all’interno di una sessione di meditazione, in grado di migliorare la capacità di concentramento. Non ci vuole tanto sforzo per riuscire a coglierne i frutti”, afferma ancora il dott. Dow. Secondo quest’ultimo, la pratica della presenza mentale dovrebbe essere un’attività quotidiana utilizzando azioni semplici come spegnere il cellulare o disconnettersi da Facebook per almeno un’ora, lasciare il cellulare in ufficio e farsi una bella passeggiata senza sosta. La prossima volta che vi fate la doccia o lavate i piatti prestate attenzione a ciò che fate e cercate di notare le sensazioni che provate al momento presente.

Un altro modo di nutrire il cervello è sfruttando una connessione “faccia a faccia”, un elemento che manca in questa era digitale. “Troppe persone rimpiazzano i rapporti reali con quelli veicolati tramite i social.  SPEGNETE IL COMPUTER