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Sole ed abbronzatura in gravidanza: parola d’ordine proteggersi

Sole ed abbronzatura_438x600Come proteggere la pelle dai raggi solari durante la gravidanza

È ormai primavera e la bella stagione quest’anno si è aperta con tanto sole e temperature già alte rispetto alla media del periodo.

L’aumento delle ore di luce, è scientificamente dimostrato, porta ad avere un umore migliore e la natura che si risveglia è meravigliosa.

Per una donna in gravidanza però il sole che torna a splendere può diventare anche un pericolo, soprattutto per quanto riguarda l’esposizione della pelle che nel periodo dell’attesa è più delicata, sensibile e quindi più a rischio.

I pericoli dell’esposizione solare

“Se sei incinta non puoi prendere il sole”

Questa è una delle frasi più comuni che ci si senta dire di solito la donna in dolce attesa.

In realtà non è esattamente così, il sole non è necessariamente un nemico in questo periodo, o meglio, lo può diventare quando non si prendono le adeguate precauzioni.

Vediamo quali possono essere le problematiche relative alla bellezza che si possono creare con l’esposizione solare.

Il cloasma gravidico, o “maschera gravidica”

È ben noto che durante il periodo di gestazione si diventa particolarmente sensibili e reattive alla luce solare e la nostra pelle è più soggetta a inestetismi quali le macchie solari o al famoso cloasma gravidico.

Ma cosa sono queste macchie? Come appaiono? E, soprattutto come ci si difende?

Il cloasma, detto “mascherina gravidica” è quella che si presenta sul volto con un’aumento della pigmentazione cutanea, tanto da creare una sorta di maschera scura intorno agli occhi.

L’aumento della pigmentazione è causata da un eccesso di produzione di melanina.

La melanina è quella sostanza presente nella pelle che si colora sotto l’azione dei raggi ultravioletti ed è responsabile dell’abbronzatura.

L’ iperproduzione di melanina è frutto a sua volta dell’azione ormonale che interessa il periodo dell’ attesa.

Queste “macchie”, che hanno un incidenza maggiore sulle persone di incarnato più scuro, fortunatamente non rappresentano una condizione patologica e nella stragrande maggioranza dei casi non sono permanenti.

Dopo il parto e soprattutto dopo la fine dell’allattamento inizieranno a ridursi gradualmente, fino a scomparire quasi del tutto.

Dico quasi del tutto, perchè è possibile che qualche macchia rimanga e non se ne vada via. Questo dipenderà da come si è gestita la pelle durante il periodo della gravidanza e soprattutto da come si è protetta dai raggi solari.

Consiglio ( dell’ostetrica Dott.ssa Linda Tosoni) di applicare sempre sul viso, una crema da giorno contenente filtri solari, così che la pelle non venga stimolata a produrre quella melanina, già naturalmente troppo stimolata.

Macchie in gravidanza: il primo alleato è la crema solare

Per prevenire la formazione di macchie in gravidanza, ricordiamoci sempre di applicare una protezione che abbia almeno un filtro pari a 50 spf per il viso e almeno 30 spf per il corpo.

La crema solare in effetti non andrebbe applicata soltanto quando si va in spiaggia, ma anche per una gita in campagna, una passeggiata in montagna o in città.

La crema solare deve essere applicata almeno mezz’ora prima dell’eventuale esposizione, per poter essere efficace.

Un cappello e degli occhiali da sole sono sempre consigliati per schermare un pò di luce ed evitare il contatto diretto dei raggi solari sul viso e sulla testa.

È meglio evitare di esporsi nelle ore più calde della giornata e cioè tra le 10 e le 16, in cui i raggi ultravioletti sono più aggressivi e pericolosi.

Dopo il bagno in acqua di mare o piscina, è sempre meglio fare una doccia con acqua dolce, in maniera tale che la salsedine o il cloro non possano dar fastidio alla pelle.

In seguito riapplicare il prodotto solare che con le immersioni potrebbe aver perso parte della sua azione.