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Come aprire una digital agency: dalla partita IVA al flusso di nuovi clienti

Il web Marketing è un settore in grande crescita, complice anche la velocità con la quale le nuove tecnologie si impongono sul mercato. Di conseguenza ci sono sempre più persone interessate a diventare consulenti seo ed aprire una digital agency. Come per ogni altra attività, anche l’avvio di una digital agency richiede innanzitutto l’apertura di una specifica partita IVA per fatture legalmente gli introiti e versare i contributi previdenziali.

Prestazioni occasionali e partita IVA

Nelle fasi iniziali della propria start up è possibile utilizzare la formula della prestazione occasionale. Volendo far decollare l’attività però, è bene passare ad un regime più completo aprendo partita IVA. Con questo salto di qualità la digital agency potrà fare la pubblicità necessaria a trovare nuovi clienti e risparmierà pagando meno tasse. Infatti il regime previsto attualmente, il “forfettario”, prevede il pagamento del 5% di impostata sostituiva per i primi cinque anni, contro il 20% di ritenuta d’acconto della prestazione occasionale. Dopo il quinto anno si passa al 15%. Il forfettario non richiede un minimo o un massimo di età e prevede un tetto massimo per il reddito annuo fissato a 65,000€. Oltre alla partita Iva è necessario scegliere il codice ATECO. Per i consulenti SEO e web marketing, corrisponde a: 70.22.09.
Ricordiamo infine che il regime forfettario prevede una gestione separata INPS, nella quale è possibile versare i contributi solo nel caso in cui effettivamente si incassi.

Lo Staff di una digital agency

Una volta espletata tutta la burocrazia richiesta per l’apertura della agenzia, passiamo a formare e mettere insieme uno staff per svolgere tutto il lavoro.
Nelle digital agency le figure professionali presenti possono essere molteplici a seconda del settore di interesse (per avere un idea dai un occhiata alle figure presenti  in questa digital agency). Si va dal web developer per la programmazione, al web designer per la grafica, dal SEO Specialist per l’ottimizzazione sui motori di ricerca, al consulente AdWords per il pay per click e al Web Analytics Specialist per le analisi e le ricerche.
Mettere insieme tante singole persone per formare un unico grande ed efficiente staff, non è un’impresa da poco. Per questo motivo vi consigliamo una forma particolare di collaborazione tra liberi professionisti. Mantenendo ciascuno la propria partita IVA è possibile mettere in piedi ambienti di coworking. Si tratta di un particolare stile di lavoro che prevede la condivisione di uno stesso ambiente, mantenendo un’attività indipendente.

Un business plan per digital agency

Aperta partita IVA e trovato lo staff con il quale iniziare a lavorare, pensate a redigere un business plan completo e dettagliato.
I costi per gli adempimenti burocratici dovrebbero aggirarsi attorno a poche migliaia di euro, forse anche meno, indipendentemente da questi, i costi che possono incidere sull’apertura di una digital agency sono:

  1. Acquisto o affitto della sede lavorativa
  2. qualità e quantità delle attrezzature (computer, monitor, stampanti, telefoni, proiettori, ecc…)
  3. licenze software e piani abbonamento (Seo Zoom, Semrush, Photoshop, ecc…)
  4. investimento pubblicitario per trovare nuovi clienti (SEO, AdWords, Facebook Ads, ecc…)
  5. formazione professionale attraverso corsi specialistici

Nonostante qualche agevolazione particolare, in Italia la pressione fiscale è piuttosto alta, di conseguenza un business plan può rivelarsi un valido aiuto per capire meglio i costi che la digital agency dovrà affrontare.

Acquisire nuovi clienti

Arrivati a questo punto non manca che riuscire a trovare nuovi clienti per la digitala agency che abbiamo creato. Si tratta forse del passo più difficile, soprattutto all’inizio e indubbiamente più importante. I clienti sono il motore stesso dell’agenzia, la linfa vitale che ne permette l’esistenza e l’espansione. Come fare allora a trovarne di nuovi e ad incrementarli costantemente?
La risposta non può essere né una, né semplice.
La regola generale è quella secondo la quale “la pubblicità è l’anima del commercio” e anche questo settore non fa eccezione. La promozione costante e intelligente della propria attività garantisce una visibilità che raggiungerà sicuramente tanti nuovi potenziali clienti.
Per quanto riguarda invece i clienti già acquisiti, la nota sulla quale mettere l’accento, è la dimostrazione della nostra affidabilità e delle competenze acquisite.
Trasmettere un senso di sicurezza, porterà i potenziali nuovi clienti a predisporsi positivamente nei nostri confronti e la dimostrazione del nostro know-how sarà la prova della nostra efficienza per mantenere le promesse fatte in fase iniziale.

Lavorare con altre digital agency

In questo ambiente la “concorrenza” non è sempre tale. Questo significa che le altre agenzie web presenti sul mercato, non devono sempre essere viste come i “nemici da battere”. In realtà questo settore richiede molta collaborazione, perché necessità di tantissime competenze specifiche, che non è materialmente possibile avere tutti. Per questo motivo stringere dei rapporti di lavoro collaborativi con altre agenzie web che richiedano i propri servizi, è sicuramente una mossa vincente. In questo modo la nostra digital agency eseguirà per le altre il lavoro che loro non possono smaltire per tempo e/o competenze e, viceversa, anche noi potremmo appoggiarci a loro in caso non potessimo soddisfare determinate esigenze che ci venissero inoltrate.