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Cartucce per stampanti: osserviamole più da vicino

Cartucce per stampanti_800x533Il più delle volte le cartucce per le stampanti possono costare più della stampante stessa. Vengono vendute sempre piene come ci aspettiamo noi consumatori? Quando provvediamo alla loro sostituzione, esse sono realmente esaurite e quindi vuote?

Non sempre le cartucce originali ed anche quelle compatibili sono esaurite quando lo indica la stampante. Ma cerchiamo di essere più precisi in merito.

Molto spesso le paghiamo davvero tanto, a volte anche in misura maggiore del costo o del valore della stampante stessa. Vi starete chiedendo il perché di tutto ciò. Ebbene, è proprio sulle cartucce ed in generale su tutti i materiali di consumo che le grandi case produttrici di stampanti hanno il maggior margine di guadagno.

Le cartucce per stampanti sono realmente esaurite?

In realtà ci aspetteremmo che all’acquisto fossero almeno piene di inchiostro e che quando la nostra stampante ci avvisa che esse sono ormai esaurite fosse realmente così. Purtroppo nella maggior parte dei casi non è così. Molte cartucce originali non vengono riempite per intero al momento della produzione e quindi vendute quasi con un quarto di inchiostro in meno. Analogamente quando la nostra stampante ci avvisa dell’esaurimento della cartuccia, nel suo interno resta circa il 10 % di inchiostro inutilizzato, che buttiamo in maniera incosciente. Oltre a rappresentare un danno alle tasche dei consumatori, tutto ciò rappresenta anche un danno per il nostro pianeta visto che il contenitore oltre ad essere realizzato in plastica non potrà essere riciclato poiché non è stato sfruttato pienamente dalla nostra macchina.

Ovviamente è un dato che riguarda tutti i produttori di cartucce, non puntiamo il dito contro nessuno poiché agiscono nel pieno rispetto della legge, e che è proprio questa legge ad essere purtroppo poco chiara.

Cosa ci dicono le etichette delle cartucce per stampanti

Sulle confezioni delle cartucce per stampanti che abitualmente vediamo ed acquistiamo non è obbligatorio indicare la quantità esatta di inchiostro presente nella stessa, ed infatti alcuni produttori ne fanno felicemente a meno. In un certo senso siamo in-consapevoli di acquistare le nostre cartucce alla cieca e senza un preciso indicatore delle performance relative all’utilizzo del prodotto. Una soluzione per risparmiare è legata all’acquisto di cartucce compatibili con la nostra stampante, e quindi di brand alternativi più economici che non compromettono il corretto funzionamento dell’apparecchio. Ovviamente anche in questo mercato esistono cartucce definite “low cost” che offrono risultati non eccellenti in termini di qualità di stampa ma comunque compatibili con il funzionamento della stampante stessa senza riscontrare in nessun tipo di problema.

Toner o cartucce?

Da un punto di vista ecologico i toner utilizzati per le stampanti laser risultano essere meno inquinanti rispetto alle classiche cartucce a getto d’inchiostro, perché è più semplice separare i materiali che compongono il toner e rilasciano meno sostanze chimiche dannose per l’ambiente. In linea generale l’inchiostro, che si tratti di liquido ( e quindi inchiostro per le cartucce a getto classiche) oppure di polveri ( in tal caso parliamo de toner) contiene diverse sostanze chimiche che non dovrebbero creare numerosi problemi al nostro ecosistema, basta che vengano smaltine nella maniera corretta.

Per concludere vogliamo lasciarvi con alcuni consigli:

  • anche quando la vostra stampante segnala la fine della cartuccia, è possibile ancora stampare poiché vi sarà nel suo interno ancora un 10 % inutilizzato;
  • provvedete alla sostituzione della cartuccia solo quando iniziate a vedere il colore della stampa sbiadito, poiché è l’unico segnale veritiero;
  • bisogna sapere che la stampa ( in ogni sua diversa forma) ha un forte impatto ambientale;
  • in caso di uso privato o da ufficio, prima di stampare controllate l’anteprima che vi si propone così da ridurre l’impatto legato a stampe errate.

Cartucce compatibili