Non è semplice effettuare la manutenzione dei cuscinetti del ventilatore industriale (approfondisci su ventilazionesicura.it), di seguito potrai notare alcune indicazioni interessanti, anche se solo con anni di esperienza si acquisisce la capacità di cognizione del riconoscimento di alcuni tipi di difetti.
All’inizio ti ci vorrà qualche ora di tempo per capire se sarà il caso di cambiare o meno i cuscinetti e talvolta possedere un analizzatore può costare molto, soprattutto se poi deve essere affiancato a un software, utile per trasferire le analisi sui grafici.
Come ogni supporto di tecnologie specifiche, solo l’utilizzo quotidiano ti permette di imparare a decifrare i dati, ma in caso contrario ogni raro utilizzo sarà come se fosse sempre la prima volta, con conseguente perdita di tempo nell’analisi.
In ogni caso non è possibile ignorare questo controllo. Quindi se hai la possibilità di conoscere la sigla del cuscinetto, che compone il ventilatore, segui questi consigli:
- sul catalogo del fornitore del cuscinetto cerca le “frequenze di difetto” o “frequenze di anomalie”, in questa sezione potrai trovare i valori delle frequenze in Hertz;
- traccia delle linee, sul grafico che ottieni con un analizzatore, in corrispondenza delle frequenze;
- controlla se in corrispondenza delle linee tracciate si viene a creare un picco alto, in tal caso si possono verificare sullo spettro delle vibrazioni le frequenze di difetto del cuscinetto.
Sicuramente questi preziosi consigli ti potranno aiutare a evitare di incappare nelle mani di un manutentore improvvisato, che potrebbe costare anche caro e non è detto che sarà la soluzione ai tuoi problemi e per togliersi da ogni responsabilità di suggerirà di cambiare il cuscinetto, senza neanche capire se è il caso. Ad ogni modo fai buona manutenzione, cerca il cuscinetto giusto, il grasso e l’olio corretti.
Quindi, non buttare via i tuoi proventi e ripara solo i ventilatori industriali che necessitano davvero di sistemazione, in questo modo non dovrai cercare i ricambi chiamando fornitori e potrai intraprendere una strada più immediata.
Per evitare di sprecare il tuo budget affidati a un esperto che però voglia assumersi le sue responsabilità, perché certo delle sue competenze.
Ma prima di procedere a contattare un professionista dovrai potergli dire quanti ventilatori industriali sono installati nell’impianto, per quale funzionalità sono stati installati, per quanto tempo si svolge la loro azione e, soprattutto, quante persone sono disponibili per effettuare la manutenzione.
Una volta apprese queste prime informazioni sarà il momento di procedere.
Attenzione! Quando si parla di manutenzione non si fa riferimento solo a quella effettuata su un prodotto usato, ma anche su un prodotto che è stato conservato nuovo e inutilizzato per tanto tempo. Ecco uno degli errori più comuni che comportano la rottura del ventilatore… l’inutilizzo.
Ecco due consigli per evitare la rottura del ventilatore industriale nuovo
Immagina di essere al mare e di spalmare la crema con le mani sporche di sabbia, accade che i granelli graffiano la tua pelle e nel massaggiare le mani scivolano difficilmente a causa dell’attrito. Una situazione simile accade quando il cuscinetto di un ventilatore industriale è arrugginito, oppure se grasso si riempie di particelle di ruggine, perdendo la capacità di lubrificare le sfere, che a fatica rotoleranno sugli anelli.
In una situazione tale l’aumento dell’attrito e le vibrazioni causano l’incremento della temperatura del cuscinetto, dopo solo poche ore di funzionamento in condizioni di surriscaldamento possono causare l’esplosione dell’elemento e l’arresto del motore della macchina e di tutto il sistema.
Questo è uno dei motivi più importanti per cui è necessario non tenere mai fermi, per un lungo periodo di tempo, i ventilatori industriali, che sono stati installati nel impianto. Se hai dei ventilatori di scorta e non puoi metterli in funzione entrambi, sappi che a lungo andare le deformazioni renderanno i ventilatori inutilizzabili.
