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Come funziona una console da dj

Se hai deciso di trasformare la tua passione per la musica e la tecnologia in qualcosa di più stabile, non ti resta che scoprire come funziona una consolle da dj e buttarti in questo mondo. L’obiettivo è quello di arrivare a mixare brani diversi, per creare qualcosa di tuo, unico e da condividere.

Che tu voglia seguire le orme della carriera di Gigi Dag o solo animare le feste degli amici nei locali, il punto di partenza deve essere quello di prendere confidenza con la consolle da dj.

Console da dj: come funziona

La funzione base di una consolle è quello di riprodurre una canzone o brano musicale, attraverso un certo ingresso; questo può essere una chiavetta USB, un lettore CD oppure una versione moderna del vecchio giradischi su cui inserire un vinile.

Nella console sono presenti almeno due “piatti”, o altri ingressi, per la riproduzione. Qui sono inseriti i meccanismi di regolazione, che individuano e permettono di cambiare volume, velocità, frequenza. E’ con questi controlli che si modificano i brani.

C’è poi il mixer, il corpo centrale. Qui arrivano i segnali audio dai diversi canali e si possono miscelare. I canali fanno riferimento ai vari ingressi e sono in numero variabile; mai inferiore a 2 e mai superiore a 6.

E’ a questo punto che interviene l’abilità del dj stesso. Il risultato finale dipende dallo stile del mixaggio e dal tocco personale dell’autore.  Generalmente si utilizzano i segnali audio di due canali per volta; i dj più esperti però arrivano a usare anche 3 o 4 segnali contemporaneamente.

In sostanza, la tecnica di mixaggio consiste nel prendere una traccia musicale su un certo canale e sovrapporne una seconda alla stessa velocità. Si arriverà così a sostituire al primo brano il secondo. E’ durante questo processo che si possono aggiungere diversi dettagli che rendono unico il brano ottenuto: per esempio è possibile sfruttare gli effetti per creare dei momenti di climax.

E’ molto comune anche inserire dei loop o dei pattern; questi molto spesso vengono presi da cd o vinili, ma possono anche essere creati ex novo e poi inseriti. Talvolta si estraggono momenti da registrazioni fatte live in concerti o esibizioni precedenti.

Le tipologie di consolle da dj

Ora che conosci il funzionamento di base di una console, non resta che valutare quale è quella che può lanciarti nel mondo della musica.

Ma quale scegliere?

I modelli in commercio sono molti e diversi fra loro, per caratteristiche e, naturalmente per prezzo. Puoi trovare valutazioni e consigli su consoledadj.it; intanto ecco una breve guida sulle diverse tipologie di console da dj.

Differenze tra controller e consolle

La consolle da dj è uno strumento che non ha bisogno di essere collegato a un pc, dato che funge anche da computer. Questi sono i modelli più avanzati e anche un po’ più complessi da utilizzare.  Per iniziare può essere consigliabile dotarsi di un controller da dj, da collegare al computer. Tramite il pc sarà più semplice capire come muoversi per ottenere il risultato che si sta cercando.

Consolle analogiche o digitali?

La differenza consiste nei supporti con cui si connettono. Le consolle analogiche leggono solo i supporti fisici, come cd o vinili, ed il loro utilizzo è più complesso. Quelle digitali hanno in dotazione porte usb o l’opzione bluetooth; questi strumenti quindi permettono di leggere anche file mp3 e possono leggere anche formati digitali salvati su hard disk e computer.

Console all in one o modulari

La consolle all in one, come dice la definizione stessa, non ha bisogno di altri supporti. E’ un impianto unico, già dotato di tutte le caratteristiche tecniche necessarie per mixare, compatto e facile da trasportare. E’ la scelta migliore per iniziare, perfetta per il livello base.

Le consolle modulari, invece, sono solitamente riservate a un uso professionale. Questi impianti sono composti da più elementi; il trasporto quindi diventa più impegnativo, come anche l’utilizzo.