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Impermeabilizzazione del calcestruzzo: qual è la soluzione meno invasiva?

lastricazione-marciapiedi-calcestruzzo-0_800x505Il pericolo infiltrazioni

Le infiltrazioni d’acqua rappresentano una delle problematiche più diffuse e temute, per strutture quali solai, terrazzi, scale esterne e, in generale, per qualunque elemento architettonico esposto ad agenti atmosferici. Non sempre, infatti, è possibile contare su lavori di impermeabilizzazione del calcestruzzo in grado di fornire protezione dall’azione dannosa dell’acqua. Questo può portare, lentamente ma inesorabilmente, a conseguenze dannose per le strutture portanti. Per tale motivo, gli additivi impermeabilizzanti del calcestruzzo hanno assunto in questo ambito un’importanza crescente negli anni. Avere a disposizione prodotti di qualità è il modo migliore per rimediare alle infiltrazioni; solo agendo tempestivamente è possibile scongiurare spese più elevate in futuro.

Il ruolo rivestito dagli impermeabilizzanti

Un impermeabilizzante poco invasivo, se posizionato tra l’isolante termico e il rivestimento superiore, può impedire all’acqua di filtrare negli strati sottostanti. Oltre a garantire una perfetta impermeabilità, un impermeabilizzante ha la capacità di aumentare la durabilità della struttura, assecondando quest’ultima nelle deformazioni determinate dall’usura.

Ovviamente, per poter adottare nei casi specifici la soluzione migliore è necessario effettuare una verifica preliminare dello stato dei supporti, scongiurando anche l’eventuale presenza di avvallamenti. Solo in seguito a tale esame si potrà scegliere se intervenire in sovrapposizione alla pavimentazione esistente, se rimuovere quest’ultima o se operare in profondità, con un ripristino totale della pavimentazione.

Soluzioni impermeabilizzanti: quali scegliere?

Tra le soluzioni più diffuse si ricorda l’impiego delle membrane prefabbricate bituminose, che hanno origine dalla distillazione del petrolio. Si caratterizzano per l’elevata resistenza meccanica, la possibilità di effettuare la posa a secco e a freddo, l’ottima adesione, la durata elevata e la grande lavorabilità. Altrettanto efficaci sono le membrane prefabbricate polimeriche, proposte sotto forma di teli arrotolati, che si distinguono per una minore percentuale bituminosa, per la presenza di PVC o polietilene e per l’elevata elasticità. Non possono essere dimenticate le membrane autoadesive, un sistema a freddo la cui posa richiede la semplice pressione. In questo caso meritano di essere sottolineati il rischio estremamente ridotto di scivolamento e la flessibilità. Infine, devono essere citate le membrane “autoprotette”, caratterizzate da uno strato impermeabile a vista. A proteggerle dalla pioggia (e da un’esposizione eccessiva ai raggi UV, con conseguente riduzione dell’assorbimento del calore) è la presenza di un apposito manto superficiale. Tale strato può essere formato da lamiere di rame o alluminio, anche se non è raro il ricorso ad uno strato ardesiato. La facilità della messa in opera, e la copertura a vista, sono i vantaggi principali associati a tale metodologia di impermeabilizzazione.

Perché scegliere Supershield?

Chi è in cerca di additivi impermeabilizzanti può affidarsi a Supershield, una realtà attiva nella progettazione e nella realizzazione di additivi e una vasta gamma di prodotti per l’impermeabilizzazione del calcestruzzo. Ricorrendo a tali articoli certificati e brevettati nella fase di miscelazione del calcestruzzo, si beneficerà di risultati sorprendenti contro l’umidità.

Tenendo conto delle esigenze specifiche, infatti, è possibile acquistare articoli ideali per la rimozione di muffe e licheni, oppure passivanti, rialcalinizzanti e prodotti per il trattamento anti corrosione.