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Pavimenti industriali in resina autolivellante

20161025_145856_800x600Le pavimentazioni industriali in resina autolivellante sono oggi una soluzione molto pratica e apprezzata da molti operatori industriali in quanto contribuiscono a una stesura molto semplice e agevole, grazie alle proprietà di auto livellamento di cui il materiale è dotato.

Le principali attitudini meccaniche e chimiche che interessano il rivestimento riescono a generare una buona durevolezza nel tempo, nonostante sia spesso sottoposto a continui calpestii e pressioni. Abbinando anche una più che buona resa estetica, un pavimento in resina autolivellante rappresenta al soluzione più idonea anche per soddisfare le esigenze di immobili ed esercizi commerciale.

Dove trova spazio un pavimento in resina autolivellante?

Una volta steso, il gel resinoso trova il suo adattamento con una pressoché perfetta planarità, caratterizzato da impermeabilizzazione e resistenza, repellente grassi e oli, incapace di assorbire liquidi.

Anche se lo strato superficiale può arrivare al massimo a 3 mm di spessore, le caratteristiche tecniche non mutano e rendono la pavimentazione idonea per depositi, parcheggi, supermarket e per altre attività più “sporche”. Si trovano infatti pavimenti in resina per officine meccaniche, resina per pavimenti garage oppure per ricoprire superfici in cemento esterne anche se in stato di usura.

I centri commerciali sono ambienti ideali per stendere pavimenti in resina epossidica autolivellante anche per la grande semplicità con cui la tecnica è applicabile e le possibilità di colorazione che questo genere di materiale consente.

In luoghi dove si rende necessaria la formazione di una pavimentazione assolutamente piana, resistente all’attacco di lubrificanti, oli, idrocarburi, capace di essere tenace agli urti e all’abrasione, dotata di funzionalità e idonea anche alle grandi movimentazioni, la resina autolivellante per pavimentazione rappresenta un vera e propria versatile risposta ai principali problemi che possono scaturire da un rivestimento superficiale calpestabile.

La pulizia è immediata, non vi sono linee di giunzione e si riesce a creare continuità tra eventuali colorazioni e ambienti.

Composizione della mescola e posa di una resina per pavimenti industriali?

Una miscellanea completa di leganti a base cementizia e speciali composti resinosi, forma la parte principale “dell’impasto” per la realizzazione di una pavimentazione industriale in resina autolivellante.

La consistenza finale è un gel più o meno liquido a seconda degli ingredienti e delle caratteristiche richieste dal cliente e per questo è ammessa anche l’aggiunta di polveri, a cui viene poi aggiunta una parte di acqua per facilitale l’amalgama e la stesura.

Dal punto di vista strutturale un pavimento in resina è formato da uno strato cementizio o comunque un pavimento esistente (non necessariamente rivestito), quindi si applica un doppio strato di resina epossidica tecnicamente definita per rasatura avente uno spessore di circa 350 micron ciascuno, per poi ultimare con la posa superficiale della resina autolivellante nella misura di 1,5 mm circa. Vi è la possibilità di variare la mescola in base alla superficie di base: in caso di massetto si sceglierà una resina per pavimenti in cemento, oppure, in altre situazioni, il mercato propone prodotti pensati specificatamente per altre basi.

Operativamente una procedura idonea alla stesura prevede una lavorazione del fondo per rendere più “ruvida” la superficie in modo che si possa creare un migliore aggrappaggio degli strati resinosi sopra depositati. Questo passaggio viene eseguito a macchina per pallinatura, senza la formazione di polvere che renderebbe vano il trattamento. L’operazione seguente prevede il controllo del massetto in cemento di base utilizzando eventualmente dello stucco per riempire eventuali cavità formatisi con la precedente azione, quindi si stende il duplice strato di resina autolivellante per pavimenti (ma eventualmente è possibile in alcuni casi dare una terza mano) e una volta indurito si passa alla finitura superficiale.

Speciali spatole servono per la stesura del materiale, lisce o dentellate a seconda degli strati.