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Carie del Colletto: cosa fare quando riguarda il molare

Una delle malattie più degenerative e diffuse in campo odontoiatrico è di sicuro legato alla carie dei denti.

È un problema che che colpisce i tessuti duri del dente come lo smalto e la dentina, danneggiandoli profondamente, ciò è causato dalla presenza di batteri che si diffondono all’interno del tartaro e della placca presenti nell’arcata dei denti.

I denti che vengono maggiormente colpiti dalle carie sono: incisivi superiori, premolari e molari; per prevenire l’insorgere di problemi futuri è bene quindi chiedere informazioni e consultarsi con un ortodentista specializzato.

Il fenomeno della carie del colletto dentale è un aspetto molto frequente e abbastanza fastidioso, che si può presentare sia nell’arcata superiore che inferiore.
Per tale ragione è bene saperla individuare fin dall’inizio per essere pronti ad intervenire in tempo mediante specifici trattamenti idonei a curarla.

Sebbene, la carie del colletto può presentarsi in varie zone dell’arcata, in questo articolo cercheremo di soffermarci di più sull’argomento che tratta il molare, dando ulteriori informazioni generiche al fine di capire al meglio in cosa consiste questa patologia e come fare per prevenirla e curarla. Per avere maggiori informazioni e approfondire l’argomento ti consigliamo di leggere questo articolo.

Carie dal colletto sul dente molare: come riconoscerla

Il colletto dentale che colpisce il molare si trova precisamente nella parte del dente compresa tra la corona e la radice.
È una parte molto delicata, poiché è qui dove tartaro e placca tendono maggiormente ad accumularsi, causando anche danni allo smalto che essendo meno robusto in questa parte del dente può essere facilmente danneggiato.

Per tali ragioni le carie al colletto dentale tendono a presentarsi con maggiore frequenza, aumentando in maniera rapida verso la polpa fino a portare a lesioni gravi e profonde, causando la gengivite.

Come già accennato, per evitare che il problema degeneri in maniera irrimediabile, è bene controllare sempre lo stato di salute dei propri denti, in modo da poter procedere tempestivamente qualora si noti l’inizio della formazione di una carie del colletto.

Nella fase iniziale, la carie si manifesta in modo da non essere subito percepita, in quanto poco visibile, dando origine ad un’alterazione iniziale del colore dello smalto, fino ad arrivare con il tempo alla comparsa dei sintomi veri e propri.

Tali fastidi causati da questa sgradevole situazione dello stato dei denti sono vari, ecco quelli più comuni:

  • Peggioramento della struttura e della robustezza dello smalto, che inizia a perdere la sua lucentezza naturale, fino a provocare una cavitazione
  • Denti molto sensibili ai cambiamenti di temperatura, come il caldo e il freddo
  • Nella situazione in cui si arriva ad avere delle lesioni molto profonde il dolore inizia ad essere più acuto.

Il primo sintomo che fa da campanello d’allarme è quello estetico, ovvero i denti sembreranno più lunghi a causa della gengiva ritiratasi, venendo fuori una parte di dente che prima era coperto.

Quando la carie del colletto riguarda un molare

La carie del colletto, conosciuta anche con il termine cervicale, si presenta, come abbiamo già avuto modo di indicare nei paragrafi precedenti, nella parte dentale alta, colpendo nella maggior parte dei casi il molare.

Tale infezione si verifica quando vi è un accumulo e una mancata pulizia per rimuovere i residui di sporco nella zona che interessa i solchi delle gengive.

È una carie molto pericolosa perché può provocare se non curata in maniera ottimale parodontiti e gengiviti.

Ecco di seguito quali possono essere le cause principali e le soluzioni che interessano questa particolare problematica dei denti.

Carie del colletto: cause

Generalmente le cause che portano ad una situazione di carie del colletto sono distinte in due precise categorie: esogene ed endogene. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Cause endogene

Quelle che si manifestano nella fase iniziale del processo cariogeno sono le cosiddette cause endogene e dipendono da alcuni fattori ben specifici, ecco quali:

  • Quantità e qualità della saliva; la caratteristica della saliva è la responsabile principale del livello di acidità della bocca; oltre a questo ha anche un’azione antimicrobica, protettiva e immunitaria nei riguardi degli agenti cariogeni.
    In qualsiasi circostanza si presenta una diminuzione della secrezione salivare, associata ad una viscosità maggiore e ad un ph minore, i denti sono più esposti all’azione dei batteri.
  • Caratteristiche dell’arcata dei denti; anche l’aspetto della struttura dentale incide non poco sulla presenza della carie.Sia gli spazi tra dente e dente e il basso livello di mineralizzazione possono essere fattori che determinano la formazione dello sviluppo cariogeno
  • Reflusso gastroesofageo.

Cause esogene

Quando si parla di cause esogene ci si riferisce alla presenza di carie presente sulla superficie dentale più esterna, nel punto preciso dove inizia il processo di infezione. Fanno parte di queste cause:

  • Placca dentale, ovvero il motivo principale che provoca la carie ai denti.
    Si tratta di una patina attaccata nella superficie dentale, sulla quale iniziano a svilupparsi i batteri, provocando la diminuzione di mucoidi salivari e proteine, in queste circostanze i batteri si aderiscono moltiplicandosi
  • Streptococco mutans, agisce nel processo di formazione batteriologica della placca sulla quale si attaccano altri tipi di microrganismi patogeni.

Oltretutto, è fondamentale precisare che questi batteri, riferiti alla carie, non sono di natura specifica, anche se causano l’insorgere dell’infezione, gli stessi, infatti, non agiscono mediante le proprie tossine, ma attraverso il rilascio di prodotti dal loro metabolismo.

A questi si aggiungono altre cause che contribuiscono in maniera concreta alla formazione della carie ai denti, e sono;

  • Tipi di alimentazione: un alto consumo di cibi zuccherati, provoca una modifica dell’equilibrio naturale batterico presente nella bocca, creando un terreno favorevole per la carie.
    Quindi un soggetto che segue una dieta sana è più propenso a sviluppare meno carie, sempre se a questo va associata una regolare e corretta igiene orale
  • Tabacco: il fumo delle sigarette provoca con il tempo un’alterazione del colore naturale dei denti, facendoli diventare giallastri, favorendo inoltre il diffondersi della carie.

Alcune tipologie di tabacco contengono al loro interno un alto quantitativo di zuccheri che provocano l’aumento di tale malattia.

Le soluzioni per curare la carie del colletto

La carie del colletto è una situazione può essere risolta con un’ottima prevenzione con un utilizzo corretto dello spazzolino, e con un intervento adeguato finalizzato alla ricostruzione dei denti o gengive.

È quindi consigliabile rivolgersi in maniera immediata al proprio dentista, in caso si verifichi una dei sintomi descritti, perché se il ritiro gengivale continua a progredire potrebbe essere necessario devitalizzare il dente completamente.

Consultare il dentista permette di determinare la tipologia del problema, per poter cosi stabilire la giusta cura con un’attenta pulizia del denti.

Individuare lo stato di avanzamento della carie rende possibile capire quale sia il trattamento migliore da eseguire, ecco più nello specifico di cosa si tratta.

Carie in stadio iniziale/intermedio

In questo caso si inizia con una profonda e attenta pulizia della polpa infetta, a cui segue un’otturazione, ovvero il riempimento della cavità dentale con materiali specifici per il problema che si sta trattando.

Dopodiché si procede con la sigillazione: cioè un processo vero e proprio di chiusura attraverso l’impiego di apposite resine che l’organismo ovviamente riesce a tollerare.

Il colore della resina donerà al dente un aspetto estetico ottimale e sano, avendo lo stesso colore naturale del dente.

Carie in stato avanzato

Nello stadio in cui la carie ha ormai compromesso la salute del dente in modo irreparabile, con presenza di granulomi o pulpiti, l’unica cosa che rimane da fare è asportare totalmente la polpa del dente danneggiato ed eseguire un intervento di devitalizzazione dentale.

Nel caso in cui questo trattamento non risulti essere efficacie e risolutivo si sarà costretti a estrarre il dente colpito e sostituirlo inserendo un impianto dentale singolo.

Soluzioni naturali per prevenire la carie ai denti

È bene sapere che per garantire la salute dei propri denti e prevenire l’insorgere di patologie come la carie del colletto, basta oltre a mantenerli sempre puliti, assumere determinati alimenti.

Quindi, un’alimentazione ricca di cibi che contengono Vitamina A, C e D, associati al magnesio, contribuiscono in maniera notevole a contenere l’azione di erosione dello smalto.

Si sconsiglia di assumere cibi contenenti alta quantità di zucchero, usando lo xilitolo un dolcificante di origine naturale che contrasta la presenza di batteri presenti nella cavità dei denti.

Per finire è opportuno bere tè nero o verde.