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Fistola perianale: decorso post operatorio

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Informazioni utili per i pazienti sottoposti ad un intervento per una fistola perianale

Cosa è una fistola perianale

Con il termine fistola si identifica un collegamento tubolare anomalo tra due superfici corporee, in questo caso tra cute intorno l’ano e la mucosa rettale. Questa condizione può verificarsi a seguito di un ascesso o una raccolta di pus che tende a cronicizzarsi formando il collegamento tubolare perché non completamente guarito. Le fistole, generalmente, iniziano dalla parete del retto e terminano nelle vicinanze dell’ano o del gluteo. Se dopo tre mesi un ascesso non è del tutto guarito, di certo si sarà formata una fistola che, probabilmente, andrà rimossa chirurgicamente.

Sintomi

I sintomi più comuni sono:

  • cute arrossata,
  • sensazione di tumefazione,
  • dolore,
  • fuoriuscita di pus (e talvolta sangue) da un piccolo foro formatosi nella pelle

Una visita medica è indispensabile per stabilire le procedure terapeutiche più idonee per il singolo caso. Quest’ultimo potrebbe richiedere una risonanza magnetica, un’ecografia o un rettoscopia ma, ciò dipende dalla storia clinica del soggetto e dall’evoluzione del disturbo.

Intervento per rimuovere le fistole perianali e tempi di guarigione

La procedura prevede l’utilizzo dell’anestesia locale e la rimozione del tramite fistoloso in profondità, sino all’altezza dello sfintere. La sua sezione lenta viene collegata ad un elastico che, nei mesi seguenti verrà progressivamente serrato sino alla caduta.

L’operazione interessa ampie zone della cute, in ragione della complessità della fistola e per permettere una perfetta pulizia della zona trattata. I tempi di guarigione sono piuttosto lunghi, indicativamente dai due ai tre mesi per i casi più semplici e dai sei agli otto mesi per le operazioni più complesse.

L’operazione avviene in day hospital e la dimissione entro la mattina successiva.

Decorso post operatorio: cosa fare, consigli utili

Il decorso post intervento non è assolutamente doloroso o invalidante, sia nell’immediato che nei giorni successivi. Escluse rare casistiche (ciò dipende dal tipo di lavoro svolto) la ripresa alla normale attività lavorativa può anche essere immediata.

L’unico accorgimento da prendere è la sistematica detersione della ferita. Si consiglia di utilizzare acqua calda con un po’ di sapone di Marsiglia. In seguito dovrà essere applicato un tampone rettangolare realizzato con garza sterile e cotone che ha la funzione di assorbire le secrezioni che usciranno dalla ferita e proteggere la zona trattata. È possibile utilizzare, a tale scopo, anche degli assorbenti come Tena e Lines. Eventuali tracce di sangue sono da considerarsi normali.

Con cadenza quindicinale, a partire dalla data dell’operazione, si procederà al progressivo serraggio dell’elastico, che porterà a termine il suo compito al momento della sua caduta.