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Assistenti vocali: le differenze fra i modelli disponibili

La rincorsa alla casa smart è cominciata già da qualche anno e, anche in questo settore come in tanti altri, si profila una sfida di mercato tra più brand. Amazon (con Alexa), Google (con il suo Google Assistant), Microsoft (con Cortana) e Apple (Siri) sono impegnati in una guerra senza esclusione di colpi. Una sfida avvincente, combattuta a suon di innovazioni e proposte interessanti per gli utenti.

In questi percorsi paralleli, fatti di gadget e funzionalità dal sapore fantascientifico, non è semplice intuire quale sia il marchio privilegiato. Tanto più che si tratta di veri e propri titani dell’informatica, aziende in grado di muovere e investire un elevato numero di soldi.

Assistenti vocali: una sfida verso il futuro

Effettivamente nessuno dei duellanti ha ancora messo la testa davanti all’altro, pur risultando piuttosto diversi per quanto riguarda l’approccio dei servizi offerti. In questo articolo analizzeremo, a grandi linee, quali sono le peculiarità di ogni singolo assistente vocale, individuando anche le caratteristiche dei relativi hardware collegati ad essi.

Google Assistant

Google è un’azienda che, dall’essere un motore di ricerca, è riuscita gradualmente a conquistare ampi spazi in altri settori. L’assistente virtuale Google Assistant, nato come funzione dell’app di messaggistica Allo, si è letteralmente “trasferito” nelle case di tutto il mondo grazie a Google Home. Oggi, l’assistente vocale del colosso di Mountain View, è uno dei più diffusi a livello planetario.

Google Assistant può eseguire ricerche su internet, programmare eventi, settare sveglie e compiere tante altre azioni simili. Il risultato è, con Alexa, uno degli assistenti virtuali più apprezzati nell’ambito della domotica.

Date uno sguardo a tutti i comandi Google Home supportati: sono davvero tanti, e permettono di semplificare la vita di tutti i giorni.

Amazon Alexa

Amazon Alexa è nato nel 2014, frutto proprio del lavoro della colossale multinazionale creata da Jeff Bezos. Si tratta del principale competitor di Google in questo settore e, la sua risposta hardware a Google Home sono gli apprezzatissimi Amazon Echo e Amazon Echo Dot.

Oltre a poter intrattenere discorsi anche piuttosto complessi con gli utenti, Alexa può riprodurre musica e audiolibri, gestire liste della spesa nonché fornire previsioni metereologiche o illustrare le news più recenti. Come per quanto riguarda Google Assistant, anche l’assistente di Amazon può integrarsi perfettamente con una casa ad alto tasso tecnologico, creando quella che viene comunemente definita come “smart home”.

Cortana

Passiamo a Cortana, l’assistente vocale ben nota gli utenti di Windows 10 ma anche ai possessori della console Xbox One. Disponibile dal 2014, questo software realizzato da Microsoft permette di interagire con l’hardware automatizzando alcuni processi attraverso comandi vocali, gestendo promemoria o funzioni simili e fornendo una controparte all’utente con cui dialogare e semplicemente divertirsi.

Nonostante non si tratti di un concorrente diretto di Amazon Alexa e di Google Assistant, è facile intuire che Microsoft ne aumenterà notevolmente le funzionalità, visto l’enorme potenziale sia del software singolo, sia del settore nel suo complesso.
E’ facile infatti prevedere che anche Microsoft si stia pian piano avvicinando alla domotica: basta dare uno sguardo agli accessori sul sito ufficiale.

Siri

Apple è un’azienda sempre pronta a gettarsi in qualunque nuovo tipo di tecnologia. Non fa eccezione il settore degli assistenti virtuali, dove ha debuttato in tempi non sospetti (2012) con l’intrigante Siri.

Dal momento del lancio su iOS 5, Siri non ha mai smesso di crescere e oggi risulta un assistente vocale di alto livello e soprattutto con grandi potenzialità. Apple, in futuro, sarà sicuramente in grado di sorprenderci ancora a riguardo.

In conclusione

Esiste un reale vincitore tra tali concorrenti? Vista l’introduzione massiccia nell’ambito della domotica, Google Assistant e Amazon Alexa sembrano attualmente gli assistenti vocali più avanzati.

Un testa a testa che però, almeno al momento, non vede un vero e proprio vincitore. Si tratta infatti di due assistenti molto simili, accompagnati da dispositivi hardware molto validi e con specifiche molto simili. In questo contesto dunque, entrano in gioco fattori soggettivi come i gusti puramente personali. Risulta interessante, perlomeno per il futuro, vedere come si muoveranno Microsoft e Apple con i loro software: riusciranno a dare filo da torcere ai due principali protagonisti di questo mercato o dovranno accontentarsi delle briciole?

 

Approfondite anche sui migliori brand per rendere la propria casa domotica nel nostro articolo dedicato.