Tu sei qui: Home » Tecnologia » Il ritorno dei vecchi videogiochi

Il ritorno dei vecchi videogiochi

Kewego.it-insertcoin_800x467Gli ultimi mesi hanno visto un ritorno massiccio dei vecchi videogiochi.

Mentre la tecnologia si muove sempre più verso una grafica che sfiora il fotorealismo e nuovissime periferica in grado di creare mondi virtuali sfruttando realtà aumentata e periferiche di realtà virtuali. Ecco che il pubblico del mondo videoludico guarda indietro riscoprendo le meraviglie dei videogiochi della sua infanzia, o semplicemente, scoprendo un mondo di titoli del passato in grado di regalare emozioni così forti da appassionare anche i giocatori più giovani e chi, ai tempi non aveva nemmeno sfiorato una consolle.

Ecco che dopo il successo del Classic Nes realizzato dalla Nintendo, una serie di macchine da gioco che si rifanno al passato sono state annunciate. Ci siamo ritrovati così con Super Nintendo Classic, Sega Genesis Flashback e tutta una serie di prodotti più o meno ufficiali che ci permettono di giocare su tv HDMI ai classici del passato, così come prodotti che addirittura supportano le vecchie cartucce, dando vita a un intero nuovo mercato e dando nuova linfa a quel mondo del gaming retrò che sembra essere tornato alla carica dopo innumerevoli anni, senza essere invecchiato nemmeno un giorno.

Eccoci quindi a riscoprire le perle del Commodore 64, a rigiocare prodotti per MS DOS, così come a avventurarci di nuovo nella miriade di titoli che resero Amiga quello che ancora oggi è nel cuore di milioni di utenti.

Sono nate poi molte realtà dove si discute e si riscoprono insieme i giochi del passato, una di queste è Insertcoin.it, community online dove trovare ogni giorno nuove recensioni di giochi del passato per le più svariate piattaforme e dove si discute e si ricordano insieme le vecchie glorie, in certi casi più attuali che mai.

Il pionierismo dei videogiochi d’epoca

La forza del retrogaming sta anche nell’ondata di novità che ancora molti dei titoli storici racchiudono.

Figli di un mercato diverso, con il videogioco che ancora non macinava milioni di dollari e dove c’era molto più spazio per piccoli studi e sperimentazioni, i videogiochi del passato difficilmente sono ben inquadrabili, fondono i generi, si arricchiscono di contaminazioni e presentano spesso una cura che lascia a bocca aperta.

Ecco che tornano le classiche avventure Lucas, così come i mitici titoli Arcade che fecero svuotare i portafogli a migliaia di giovani e meno giovani. Quello che sorprende davvero è però come molti di questi titoli riescano a divertire e a far dimenticare a volte venti, a volte trenta anni passati dalla loro uscita.

Il giocatore moderno si trova così a disposizione una infinità di titoli tra le nuove uscite e i giochi delle vecchie generazioni, creando inoltre un nuovo concetto che avvicina finalmente il videogioco a musica, cinema e letteratura, con tanto di classici, capisaldi e prodotti di nicchia dedicati a chi cerca esperienze uniche e particolari.

Indie games, il nuovo retrò

Questa ondata di nostalgia ha dato vita anche a moltissime produzioni indipendenti; giochi che seguono lo stile dei titoli classici andando però a sfruttare le tecnologie moderne. Questo tipo di prodotto predilige di solito la pixel art, che porta in alcuni casi alle sue potenzialità più estreme. Nascono così titoli dall’apparenza provenienti da Sega Mega Drive o Super Nintendo, ma in grado di offrire gameplay innovativi e meccaniche che sfruttano al massimo gli hardware più moderni.

Tra The Binding of Isaac, Howlboy, Shovel Knight, Undertale e tanti altri la lista potrebbe andare avanti all’infinito. Quello che conta è che questi nuovi classici, non dimenticano mai di omaggiare il passato, diventando dei veri monumenti a quell’amore per i giochi che hanno segnato la storia e dato vita a generi interi, influenzando in modo eterno il gaming moderno e quello che verrà.