Quando arrivano i primi freddi sorge la necessità di riscaldare gli ambienti con sistemi vari che possono incidere molto sui consumi in bolletta. Ecco perché spesso si preferiscono le stufe portatili, molto pratiche da usare e non solo in maniera occasionale.
Negli ultimi tempi l’assortimento di riscaldamenti portatili è stato ampliato con modelli sempre più pratici, efficienti e curati nel design. Ecco tutto quello che bisogna sapere sull’argomento.
Riscaldamenti portatili: caratteristiche generali e funzionalità
Le stufe portatili rappresentano soluzioni economiche per generare tepore all’interno degli immobili, specialmente in ambienti piccoli come bagni e camerette. Queste stufe si rivelano molto comode quando bisogna riscaldare stanze non raggiunte dall’impianto di condizionamento principale, come cantine o garage.
I riscaldamenti portatili in genere sono elettrici. I primi, a loro volta, possono essere a convenzione, ovvero dotati di una resistenza elettrica, oppure generare calore per irraggiamento, quindi attraverso i raggi infrarossi che colpiscono gli oggetti e le persone nell’ambiente.
Le stufe elettriche in genere assorbono molta energia elettrica e possono raggiungere anche una potenza massima di 2000 watt. I termoventilatori e i modelli radianti sono solitamente da 1500 watt. Tuttavia, a prescindere dal wattaggio, le tecnologie di riscaldamento non offrono nei fatti la medesima resa.
L’uso corretto di stufe a norma e di buona qualità è comunque sicuro e permette di migliorare il comfort abitativo.
Riscaldamenti portatili: le ultime novità
Un tempo le stufe portatili venivano consigliate per integrare il sistema principale di riscaldamento. Nella maggior parte dei casi non venivano scelte quale soluzione per mantenere il tempore negli ambienti in maniera costante e continuativa.
Oggi le cose sono molto cambiate. In commercio, infatti, si trovano riscaldamenti portatili particolarmente efficienti e che non incidono in modo significativo sui consumi elettrici. Trattasi di riscaldamenti provvisti anche di termostato, quindi che consentono la regolazione della potenza in base alle specifiche esigenze.
I nuovi riscaldamenti portatili sono spesso equipaggiati con termostato integrato nell’interruttore. Questo vuol dire che l’apparecchio si spegnerà automaticamente una volta raggiunta la temperatura selezionata. Non mancano stufe portatili con la funzione antigelo, che si attiva solo quando la temperatura all’interno della stanza scende sotto zero; opzione molto utile se la stufa viene posizionata all’interno di scantinati e rimesse.
Le stufe portatili di ultima generazione sono anche provviste della modalità ECO, per riscaldare le stanze in maniera rapida, contenendo al contempo i consumi. In questo caso l’aria viene convogliata all’interno dell’elettrodomestico evitando dispersioni, con un risparmio dell’energia elettrica anche del 35%.
I riscaldamenti portatili oggi sono anche progettati per arredare con eleganza gli ambienti e si adattano bene con ogni stile. Esistono infatti riscaldamenti portatili dal design classico, contemporaneo e moderno, rifiniti in ogni minimo dettaglio e con centralina di regolazione che aumenta la comodità di gestione.
Occorre anche precisare che la digitalizzazione ha investito anche il settore del riscaldamento e a questo proposito si possono acquistare tante stufe smart gestibili anche da remoto. Scaricando le apposite applicazioni per smartphone sarà quindi possibile azionare a distanza l’accensione, fissare lo spegnimento ad un orario prestabilito, avere una stima sui consumi e tanto altro.
Automatizzare il processo di riscaldamento si traduce in definitiva in minori sprechi e consente una gestione consapevole. Le centraline, inoltre, offrono una panoramica in merito ai parametri di funzionamento della stufa, segnalando eventuali guasti e malfunzionamenti.
In questa maniera l’utente potrà contare sulla massima sicurezza e richiedere l’intervento a cura di un tecnico specializzato.
