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Rifarsi il naso: le otto regole da rispettare assolutamente

4-rifarsi-naso_800x533Viviamo in una società dove l’aspetto fisico è divenuto sempre più importante, sia per essere più sicuri e brillanti nelle attività lavorative – e poter accrescere così le opportunità di carriera – sia per ottenere un maggior successo nelle relazioni con gli altri e con il partner.

Sempre più persone, quindi, si avvicinano alla chirurgia estetica per modificare parti del proprio fisico che non soddisfano, o che mettono addirittura in imbarazzo. Insomma, sono lontani i tempi in cui a ricorrere alla chirurgia estetica erano solo attrici e starlette della tv: oggi anche le casalinghe vogliono apparire al meglio e perfino gli uomini, che ogni anno aumentano in modo drastico. Ma spesso non si tratta solo di una fissazione o di uno sfizio: in moltissimi casi il problema è reale e crea un disagio sociale, oltre che psicologico.

Tra tutti gli interventi uno dei più richiesti è sicuramente la rinoplastica per rifarsi il naso: un naso gibboso o particolarmente pronunciato, infatti, può determinare dei complessi e dei disagi talmente marcati nella persona, da condizionarne il comportamento e le attitudini. Inoltre, oggi molti interventi sono molto più rapidi e meno invasivi che in passato.

Negli ultimissimi tempi, i professionisti che praticano la rinoplastica – ad esempio – stanno applicando una nuova tecnica che prevede l’autoinnesto. Questa consiste – in sostanza – nel togliere delle parti di tessuto in zone in cui non serve per metterle dove manca. In poche parole, i chirurghi si sono resi conto che – in molti casi – la cartilagine in eccesso rimossa da un naso eccessivo può essere reinnestata nella punta per sostenerla, per irrobustirla o per modellare al meglio il nuovo naso. Il materiale di cui stiamo parlando è naturale, non ha costi di produzione ed è perfettamente compatibile con i tessuti in cui sarà collocato, perché appartiene alla stessa persona.

L’autoinnesto è una innovazione che sta rivoluzionando il modus operandi di questi interventi, ma – per poterla mettere in pratica – l’intervento dura di più. I risultati, però, soprattutto in alcuni casi particolari sono senza ombra di dubbio migliori.

Ma rifarsi il naso è una cosa seria e, quindi, è indispensabile conoscere le 8 regole d’oro per non incorrere in grosse delusioni o ripensamenti e per affrontare in maniera consapevole e serena questo intervento:

  • La rinoplastica è l’intervento estetico più complicato, pertanto è meglio scegliere un chirurgo accreditato, per non correre il rischio di andare incontro a complicazioni e delusioni.
  • Nessun naso rifatto può essere perfetto, ma un chirurgo in gamba può avvicinarsi moltissimo alla perfezione e soprattutto è in grado di renderlo armonico e proporzionato con il resto del viso.
  • È bene che la persona che deve sottoporsi all’intervento non abbia aspettative troppo fantasiose e tenga ben presente che il chirurgo dovrà operare con quello che già c’è.
  • Non è prudente – e spesso nemmeno realizzabile – chiedere una certa specifica forma, perché lo stesso naso può sembrare aggraziato ed esteticamente piacevole su un viso e poco armonioso su di un altro. Per questo è fondamentale avvalersi di un bravo chirurgo, che sappia consigliare al meglio e prevedere con chiarezza quale sarà il risultato del lavoro che effettuerà.
  • Il lavoro del chirurgo può ritenersi eccellente quando il naso risulta naturale e in armonia col viso che lo ospita.
  • La guarigione è lenta e il vero risultato sarà visibile dopo qualche mese dall’intervento, per dare al viso il tempo e il modo di riassorbire le echimosi.
  • Mai pretendere di togliere troppa cartilagine per modificare drasticamente la forma del proprio naso: questo è fondamentale per non incorrere in possibili deformazioni e problemi funzionali.
  • Non sottoporsi all’intervento se non si hanno ben chiare le regole sopracitate e rivolgersi sempre ad un chirurgo accreditato.