Tu sei qui: Home » Tecnologia » Per l’elettronica di nicchia, vince l’e-commerce che non ti aspetti

Per l’elettronica di nicchia, vince l’e-commerce che non ti aspetti

Chi non è addentrato nelle vicende che riguardano l’elettronica di nicchia, potrebbe aspettarsi un quadro molto diverso da quello della realtà. I grandi gruppi delle aste online o del retail dominano infatti le categorie di smartphone, pc ed elettronica di consumo, ma sono i cosiddetti “piccoli” a dominare settori maggiormente di nicchia, come il networking, il necessario per cablare aziende e uffici e dispositivi meno comuni per il largo consumo.

Tanti sono i rivenditori di elettronica specializzati che non hanno paura di confrontarsi con i giganti, perché riescono ad offrire servizi utili sia a professionisti e specialisti, sia invece a chi magari coltiva l’hobby dell’informatica e dell’elettronica.

Conviene rivolgersi a questi soggetti, a scapito del risparmio garantito dai giganti del retail internazionale? Quali sono i vantaggi? Proveremo a scoprirlo oggi, proprio per avere un quadro maggiormente completo di quello che sta avvenendo in Italia (come nel resto del mondo).

I grandi macinano numeri, i piccoli continuano a soddisfare il mercato degli specialisti

Se è vero che dalla proverbiale casalinga di Voghera allo smanettone, tutti si rivolgono ai grandi retailer online per dispositivi ed elettronica di grande consumo, come possono essere penne USB, smartphone, PC, elettrodomestici e televisori, è altrettanto vero che i grandi centri commerciali internazionali non sembrano ancora in grado di intercettare la domanda di periferiche e consumabili per specialisti.

Non si tratta di una ritrosia della categoria professionale ad affidarsi alle comodità offerte dai grandi gruppi, ma di una incapacità genetica di questi nell’accontentarsi del prezzo a scapito della qualità.

Non che tutti i dispositivi che siano venduti all’interno degli e-commerce dei grandi gruppi siano necessariamente di bassa qualità, ma è difficile, per i gruppi che lavorano con numeri importanti, avere assortimenti di qualità per quella merce che in genere viene utilizzata e consumata soltanto da chi ha necessità molto specifiche.

Il servizio conta e non vuol dire soltanto reso e consegna

Sulla velocità di consegna e sulle politiche di reso c’è sicuramente ormai poco da inventare: i grandi gruppi offrono condizioni molto vantaggiose, che chi invece gestisce negozi di dimensioni più modeste ha difficoltà ad offrire e che comunque offre, seppur con enormi sacrifici.

C’è però molto altro di cui dovremmo occuparci se volessimo parlare di servizi:

  1. Scelta: chi gestisce un negozio specializzato sceglie di inserire in catalogo soltanto prodotti della cui qualità è assolutamente certo. Questo si traduce in un enorme aiuto per chi acquista, perché si è certi di avere a disposizione a catalogo soltanto prodotti di qualità.
  2. Aiuto nell’acquisto: ci si può rivolgere poi anche a specialisti, che sono gli stessi che gestiscono lo shop, per chiedere consiglio. Anche questo è un servizio importante, soprattutto per chi ha necessità specifiche e ha bisogno magari di un aiuto anche in fase di progettazione.

Battere i grandi si può, basta non giocare allo stesso gioco

Chi aveva cantato il funerale della piccola e media imprenditoria specializzata a causa dell’arrivo di internet, dovrà per forza ricredersi. Quello che avviene in questo settore specifico dimostra che si può sopravvivere e anzi prosperare anche contro gruppi apparentemente invincibili.

Basta non giocare allo stesso gioco, nel senso di impegnarsi di offrire qualcosa di diverso e soprattutto qualcosa che quei gruppi non sono e non saranno mai in grado di offrire: le competenze specifiche.

Non si tratta di un manipolo di sconsiderati o di fortunati, ma di chi ha capito che anche nel mondo di oggi, dominato da multinazionali miliardarie che hanno ucciso il retail classico, c’è spazio per chi può mettere a disposizione competenza, servizi e assistenza.

Il retail non è morto, è soltanto cambiato.