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Alimenti cancerogeni: i 10 cibi che sarebbe meglio evitare

lista dei cibi più cancerogeni

Quali cibi aumentano il rischio di tumore? Di seguito la lista ed alcuni consigli sulla conservazione degli alimenti

L’alimentazione svolge un ruolo importantissimo nella salute di ciascuno. Vi sono alimenta salutari che apportano benefici alla nostra salute ed altri che invece apportano all’organismo sostante potenzialmente nocive che potrebbero causare malattie gravi. In questo articoli ci occuperemo di esaminare quali sono gli alimenti più cancerogeni presenti in commercio e che quindi, sarebbe meglio evitare del tutto o consumare responsabilmente.

Contrariamente a quanto si possa pensare, di alimenti cancerogeni, molte persone ne fanno quotidianamente uso, ignorando completamente i problemi che potrebbero causare alla propria salute. Di seguito l’elenco dei 10 più pericolosi:

  • Popcorn al microonde: La lista degli alimenti cancerogeni si apre con i popcorn da preparare al microonde. Le bustine in cui sono confezionati contengono delle sostanze che, durante il processo di cottura, potrebbero creare una sostanza potenzialmente pericolosa chiamata acido perfluoroottanoico. La soluzione? Il consiglio è quello di prepararli da soli in casa utilizzando mais naturale ed olio vegetale.
  • Carne secca: La carne secca, pubblicizzata come merenda ricca di sostanze salutari contiene, tuttavia, nitriti, così come emerso da diversi studi. Quest’ultima è una sostanza che permette alla carne di apparire fresca anche se in commercio da diversi mesi ed è proprio questo fattore  a contribuire alla possibile comparsa del cancro, facendo così entrare la carne secca tra i cibi cancerogeni da evitare o consumare con moderazione.
  • Cibi in scatola: Diversi studi attestano che i cibi in scatola possano essere potenzialmente cancerogeni per una sostanza chiamata Bisfenolo-A, presente nelle scatole di latta. Non vi sono dati certi sulla presenza o meno di sufficienti BPA, ne sul fatto che essi possano essere trasferiti ai cibi oppure no e quindi non è un alimento certamente cancerogneno ma, il consiglio comunque è quello di evitare il più possibile il consumo di cibi in scatola o di acquistare quelli in cui è espressamente indicato che sono liberi di BPA.
  • Alimenti geneticamente modificati: Si tratta di cibi geneticamente modificati durante il processo di coltivazione con l’utilizzo di pesticidi e diserbanti. Tali componenti chimici sono relazionati alla possibile comparsa di cancro o altre malattie. La soluzione migliore è quella di acquistare alimenti di origine biologica.
  • Bevande gassate: Le bevande gassate sono perfette nei momenti in cui abbiamo sete ma, poco salutari per il nostro organismo. Esse infatti contengono un alta concentrazione di zucchero oltre che una serie di sostanze chimiche relazionate con il cancro. La soluzione? Evitare di bere bevande gassate e prediligere succhi naturali o l’acqua.
  • Alimenti light: Gli alimenti specifici per dimagrire o light, contengono meno grassi e zuccheri di quelli tradizionali ma, dal canto loro, contengono sostanze che possono essere relazionate al cancro, come ad esempio gli edulcoranti artificiali. Il consiglio è quello di prediligere, per una dita equilibrata e salutare, frutta, verdura e cereali.
  • Snacks fritti: Gli snacks fritti che si trovano facilmente sugli scaffali dei supermercati o nei bar contengono un componente, chiamato acrilamide, potenzialmente cancerogeno che si manifesta dopo aver sottoposto gli alimenti d alte temperature. Esse deriva dalla sinterizzazione dell’ammide, sostanza che viene prodotta quando gli alimenti vengono conservati ad alte temperature. Si consiglia di fare uno spuntino con un frutto fresco, un frullato oppure uno yogurt.
  • Carni rosse ed insaccati: Il consumo eccessivo di carni rosse e/o insaccati è responsabile di possibili tumori al colon. Per quanto riguarda la carne rossa, è bene prestare soprattutto attenzione alla cottura alla brace, che tende a liberare sostanze cancerogene.

Oltre alle sostanze cancerogene o potenziali, contenute in determinati alimenti, che sarebbe dunque  meglio evitare di consumare, vi diamo anche altri piccoli accorgimenti a cui potare fare riferimento per mettervi maggiormente al sicuro dalla comparsa di questa grave malattia.

La pellicola alimentare utilizzata per conservare deterinati alimenti è cancerogena? 

Una cosa che fino ad ora ha raccolto un’infinità di pareri tra loro discordanti è la pellicola alimentare. Quest’ultima è cancerogena oppure no? In commercio esistono diversi tipi di pellicole, prodotte con materiali diversi e secondo i risultati di recenti studi non tutte sono in linea con le aspettative. Alcune di essere, infatti, contengono il PVC, materiale estremamente performante sotto alcuni punti di vista ma, in cucina, non adatto a qualsiasi tipi di utilizzo per la presenza di sostanze plastificanti. In commercio esistono delle pellicole prodotte in polietilene, materiali privo di plastificanti ed adatto a venire a contatto con qualsiasi tipi di alimento. Il difetto è solo quello di risultare meno aderente rispetto una pellicola in PVC. Alla domanda, dunque, la pellicola alimentare è cancerogena oppure no, la risposta è: dipende dal tipo di materiale con cui viene prodotta.

L’alluminio alimentare è cancerogeno e quindi da non utilizzare in cucina?

Nella prevenzione contro il cancro un altro argomento che suscita diverse discussioni è quello che riguarda l’alluminio alimentare, in molti si domandano se sia cancerogeno o meno e quindi nocino per la nostra salute. Riguardo questo aspetto, l’Istituto Nazionale della Nutrizione, ha condotto uno studio volto ad appurare quali siano i reali livelli di ingestione di alluminio, che è pari a 60 mg al giorno. È altresì appurato che tra le cause di apporto di alluminio nel corpo vi siano i materiali di confezionamento e cottura dei cibi, se essa avviene in recipienti di alluminio. Dai risultati di queste ricerche emerge anche che i debbano essere evitati i contatti prolungati con alimenti acidi a temperatura ambiente o non refrigerata.

Oltre a questi accorgimenti è bene prestare anche particolare attenzione al orario lavorativo, non tutti sanno, infatti, che chi lavora di sera è maggiormente a rischio cancro rispetto ad altre persone.